“Il paradiso degli italiani”, l'immaginario dantesco nelle edizioni moderne della Commedia
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Il paradiso degli italiani è il titolo della mostra su “L'immaginario dantesco nelle edizioni moderne della Classense” curata da Floriana Amicucci e da Daniela Poggiali, rispettivamente conservatrice e responsabile delle collezioni grafiche della Classense.
Il tema dell’esposizione è quello della terza cantica dantesca: il Paradiso, che conclude, alla fine delle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante e le grandi mostre dantesche proposte dalla Biblioteca Classense, la trilogia iniziata nel 2017 e proseguita nel 2019.
Il percorso espositivo si concentra sulle edizioni italiane, anche di autori stranieri, della Commedia a partire dall’inizio del XIX secolo fino al 2021, ma non manca un excursus sulle edizioni straniere illustrate. I volumi esposti, patrimonio della Biblioteca Classense, propongono una selezione che accosta le più celebri versioni dei grandi illustratori ottocenteschi alle popolari riduzioni a fumetto, ai graphic novel e ai manga, le illustrazioni di stampo prettamente artistico a quelle più leggere e legate al culto dantesco.
Oltre ai volumi viene proposta una selezione di serie grafiche e fotografiche a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.
La mostra ha inizio con le interpretazioni grafiche di John Flaxman, per proseguire con le visioni dei maestri del XIX secolo Gustave Doré e Francesco Scaramuzza, la cui opera è esposta anche in una serie di stampe fotografiche sciolte.
Tra le edizioni ottocentesche non manca l’omaggio al poeta e letterato ravennate Paolo Costa e all’edizione illustrata del suo Commento alla Divina Commedia.
Il Secentenario della nascita di Dante è ricordato dalla pregevole edizione commentata da Niccolò Tommaseo e illustrata, tra gli altri, da Federico Faruffini, alla cui opera dantesca la Classense ha dedicato l’esposizione Dante e Faruffini. Il fascino del Poeta su un pittore dell’Ottocento (2021).
Il Novecento si apre con la Commedia edita dai Fratelli Alinari, con i contribuiti dei migliori artisti italiani di inizio secolo tra i quali Libero Andreotti, Adolfo De Carolis, Duilio Cambellotti e Alberto Martini. Seguono poi l'opera del pittore toscano Attilio Razzolini e quella di Giovanni Battista Galizzi, visione semplice e toccante completata dalle testatine xilografiche di Bruno da Osimo.
Altrettanto significativa l’edizione “a uso della gioventù” con le illustrazioni di Manfredo Manfredini e Tancredi Scarpelli, che conobbe ben dodici pubblicazioni dall’inizio del Novecento e fino agli anni Sessanta.
Le strisce a fumetti di Marcello e il manga a tema dantesco di Go Nagai costituiscono altre personalissime interpretazioni del Paradiso; anche uno dei più famosi autori di fumetti contemporanei, Moebius, si cimenta con l’opera dantesca, dando vita a immagini di luminosa raffinatezza.
Le foto di Antonio Bandirali ricreano le atmosfere sospese della terza Cantica così come la leggerezza e l’eleganza tipiche della poetica di Cecco Bonanotte caratterizzano anche la sua interpretazione della Commedia.
Gli acquerelli di Paolo Gubinelli, già oggetto della mostra monografica Segni per Dante ospitata in Classense nel 2015, sono un tributo all’opera di Dante fatto di ampi segni colorati e sottili tratti incisi.
Tra le numerose opere pubblicate in occasione delle celebrazioni per il Settimo centenario della morte di Dante, concludono il percorso le edizioni illustrate da Gabriele Dell’Otto e Mimmo Paladino.