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Arte e Cultura
“Lui, lui partout”, la mostra celebra la morte di Napoleone

“Lui, lui partout”, la mostra celebra la morte di Napoleone

Quando
Fino al 23 Gen 2022
Orario
Dal giovedì al venerdì ore 15-18, sabato e domenica 10-13 e 15-18
Dove
Palazzo dell'Orologio - piazza del Popolo - Ravenna
Descrizione
Dipinti, opere su carta e sculture del francese Jean Gaudaire-Thor, per il bicentenario della scomparsa di Napoleone Bonaparte. È una mostra itinerante: il dipartimento di Seine-Et-Marne ha dato a Gaudaire-Thor l’incarico strategico e creativo per un’evocazione artistica, non agiografica, della figura di Napoleone. L'artista interpreta l’evocazione dell’epopea napoleonica, la visione che la storia ci ha lasciato di Napoleone, inventando un altro modo di raccontare, di accompagnare il pubblico attraverso i secoli, lontano dagli eterni dibattiti storici, senza tener conto della cronologia o dello svolgimento temporale delle folgoranti conquiste dell’uomo. Jean Gaudaire-Thor dal 2014 ha prodotto quasi 400 dipinti su tela, su carta, disegni, sculture che indagano sulla visione e sull’universo di un Napoleone insospettabilmente poetico, che scrive: «Preparo i miei piani di battaglia con i sogni dei miei soldati addormentati». La mostra celebrativa prende le mosse da Tolone, dove il giovane capitano di artiglieria si guadagnò i gradi di generale dimostrando per la prima volta le sue doti di grande stratega. La seconda tappa è stata Fontainebleau, nel cuore della città imperiale, la Demeure du Parc, con opere di incredibile modernità, ispirate all'epopea dell'Imperatore, e successivamente a Sens, nella Maison d’Abraham. Ora la mostra è a Ravenna, curata da Patrizia Poggi e Giancarlo Bertaccini, ospitata nel cuore della città. L’esposizione offre anche lo stimolo per commentare il modello di modernizzazione della società economica, sociale e amministrativa proposto/imposto da Napoleone, che lasciò tracce indelebili nello sviluppo successivo negli Stati dominati. La Romagna sperimentò per prima questo modello di conquista attraverso la Repubblica Cisalpina, che poi venne esteso a tutta l’Europa. Ancora viva è quell’eredità riformatrice. Molta della nostra qualità della vita quotidiana, non solo regionale ma occidentale, ha un’origine connessa con l’invasione napoleonica, che non voleva solo conquistare territori, ma rivoluzionare gli assetti legislativi, istituzionali, economici e socio culturali. La mostra è accompagnata da un catalogo generale delle esposizioni itineranti, edito da Volonté d’Art e dall’Associazione Capit di Ravenna, con una prefazione di Thierry Lentz, direttore della Fondation Napoléon e uno scritto sull’età napoleonica in Romagna del professor Hildalgo Cont.
Dettagli
Ingresso gratuito.
La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna; è inserita nel calendario delle manifestazioni ufficiali della Fondation Napoléon e gode del logo di “Année Napoléon”.
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