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Arte e Cultura
“Modulare lo scarto”, il riuso e il mosaico nell'opera di Enrica Borghi

“Modulare lo scarto”, il riuso e il mosaico nell'opera di Enrica Borghi

Quando
Fino al 17 Dic 2022
Orario
Giovedì, venerdì e sabato ore 16-19
Sabato 8 ottobre ore 16-22, domenica 9 ore 16-19.
Dove
Ravenna - Fondazione Sabe per l'Arte - Via Giovanni Pascoli 31
Descrizione

La Fondazione Sabe per l’arte partecipa alla Giornata del contemporaneo che quest’anno incrocia la Notte d'Oro, la notte bianca di Ravenna e l’inaugurazione della VII edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo. Per l'occasione, la mostra personale Modulare lo scarto di Enrica Borghi prolungherà l'orario di apertura fino alle 22. Il giorno dopo, domenica 9 ottobre, la fondazione offrirà un'apertura straordinaria, dalle 16 alle 19, sempre nell'ambito delle giornate inaugurali della Biennale di Mosaico Contemporaneo. 

 

La mostra Modulare lo scarto, a cura di Pasquale Fameli, intende mettere in evidenza il dialogo che Enrica Borghi intrattiene da anni con la tecnica del mosaico, aggiornata tanto nei materiali quanto nei significati, attraverso una ricerca artistica che si caratterizza per il riuso di frammenti ed elementi di scarto.

 

La selezione di installazioni parietali e pavimentali comprende alcune tra le opere più rappresentative del suo percorso quali Mandala o Muro, realizzate rispettivamente nel 2000 e nel 2005, ma destinate a trasformazioni continue: esse si caratterizzano infatti per una natura metamorfica che permette loro di crescere e adattarsi a qualsiasi condizione spaziale. Sono opere modulari, che richiamano motivi aniconici geometrizzanti di antica ascendenza, interpretati però mediante elementi prosaici come tappi in plastica, nastri segnaletici e scarti di origine industriale.
All’idea di crescita e di evoluzione si riconnettono altre opere presenti in mostra, come Stola che, pur richiamandosi alla tradizione tessile, presenta un carattere discreto affine a quello del medium musivo.

 

Per l'occasione, la Fondazione ha avviato una collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Ravenna, con l'obiettivo di coinvolgere attivamente studentesse e studenti nelle fasi di preparazione della mostra. Il progetto espositivo sarà completato da un catalogo edito da Danilo Montanari e arricchito da altri eventi organizzati nel corso del periodo di apertura della mostra.

 

Enrica Borghi è nata a Macugnaga (Verbania) nel 1964, vive e lavora sulle colline del Lago d’Orta. Nel 1990 ha conseguito un master con specializzazione in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha studiato sotto la guida di Alik Cavaliere. Ha iniziato a esporre nel 1992 usando la fotografia e materiali riciclati. Nel 1995, alla Galleria Alberto Peola di Torino, ha presentato abiti da donna fatti con buste, etichette e carta da pacchi, oltre a un ciclo di statue neoclassiche e busti di Venere ricoperti di unghie finte e piume, decorate con fermagli e bigodini. Nel 1997 ha partecipato a Quando la spazzatura diventa Arte, a cura di Lea Vergine, presso il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, ed è stata selezionata per la Biennale Internazionale Giovani di Torino.

 

La sua ricerca si focalizza sull’utilizzo di materiali riciclati, raccolti in aree convenzionalmente ricondotte al mondo femminile e a quello domestico. Nel 2005 ha fondato e presieduto Asilo Bianco, un centro culturale dedicato allo sviluppo del territorio di Ameno attraverso la letteratura e le arti. Nel 2008 è stata selezionata per il Ph.D. M-node The Planetary Collegium in collaborazione con l’Università di Plymouth e la NABA Nuova Accademia Belle Arti di Milano. Ha esposto in prestigiose istituzioni museali nazionali e internazionali tra le quali Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Fondazione Teseco per l’Arte di Pisa, Musée d’art Moderne et Contemporain de Nice, Giudecca Art District e Accademia di Belle Arti di Venezia, Parco Arte Vivente di Torino e Castello di Rivoli.

 

 

Dettagli
Ingresso libero.
La mostra è realizzata nell'ambito di Ravenna Mosaico – VII Biennale di Mosaico Contemporaneo con il patrocinio del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna e in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Ravenna.
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