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Arte e Cultura
Galileo Chini. Ceramiche tra Liberty e Déco

Galileo Chini. Ceramiche tra Liberty e Déco

Quando
Fino al 14 Mag 2023
Orario
Fino al 31 marzo, dal martedì al venerdì ore 10-14, sabato, domenica e festivi 10-18; dal 1° aprile, dal martedì alla domenica e festivi ore 10-19
Dove
Faenza - MIC - Viale Baccarini 19
Descrizione

Nella mostra Galileo Chini. Ceramiche tra Liberty e Déco, l’opera ceramica di Chini viene raccontata attraverso un ricco percorso composto di cinque sezioni, con approfondimenti scenografici a ricreare l’ambiente storico e culturale in cui l’artista operò.

Curata da Claudia Casali e Valerio Terraroli, espone circa trecento pezzi tra ceramiche (tra cui diversi inediti) e disegni preparatori a documentare le varie fasi di attività di uno dei più importanti protagonisti italiani dell’epoca Liberty.

Sono coinvolte altre realtà importanti che conservano architetture realizzate dalla Bottega Chini come Salsomaggiore, Castrocaro, Borgo San Lorenzo, Montecatini Terme, in un progetto di rete volto a valorizzare il lavoro complesso e articolato di questo straordinario artefice. L’idea è di suggerire una mappa dei percorsi “chiniani” che possa favorire flussi turistico-culturali.

Un ricco catalogo documenta la mostra, non solo delle opere esposte, con approfondimenti vari legati alle esposizioni internazionali, ai progetti architettonici, alla produzione di vetri e ferri battuti, alle Biennali di Venezia. Il catalogo si avvale dei contributi critici dei curatori e di Stefania Cretella, Ezio Godoli, Edoardo Lo Cicero, Maurizia Tosatti, Ulisse Tramonti.

Galileo Chini seppe adattare la sua poetica alle mode dell’epoca, attento alla decorazione che diventa pattern emotivo. Fu artista poliedrico, versatile, tra i pionieri del Liberty in Italia, tra fine Ottocento e inizi Novecento, ma anche affinatore del gusto déco sviluppatosi nel ventennio. Egli si dedicò con passione all’arte della ceramica, con una varia e molteplice produzione originale e personalissima, ma anche alla pittura e all’affresco.

La sua esperienza si lega anche all’architettura: celebre l’intervento alle Terme Berzieri di Salsomaggiore (1923) uno dei più interessanti esempi di edifici eclettici déco. Chini lavorò inoltre per il teatro: tra i suoi lavori più noti, vi sono le scenografie della prima Turandot di Giacomo Puccini eseguita nel 1926 da Arturo Toscanini.

Dettagli
Ingresso intero 10 euro, ridotto 7 euro.
Mappa
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