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Arte e Cultura
ARRIVANO DAL MARE/ Il Festival internazionale dei Burattini e delle Figure

ARRIVANO DAL MARE/ Il Festival internazionale dei Burattini e delle Figure

Quando
Fino al 28 Mag 2023
Dove
Ravenna - Luoghi vari
Descrizione

Torna a Ravenna, Gambettola, Longiano e Gatteo il Festival internazionale dei Burattini e delle Figure "Arrivano dal Mare!". La 48esima edizione propone spettacoli, incontri, mostre e masterclass internazionali.
Il sottotitolo di quest'anno,
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, cita il poeta americano Raymond Carver e porta l'attenzione sulle tematiche che sempre più diventano urgenze del nostro presente: l'inclusività e l'accessibilità, la necessità di elaborare collettivamente uno stile di vita sostenibile e una convivenza pacifica.
E
tenta di farlo tramite un programma tra i più ricchi ed eterogenei, capace di mettere in relazione mondi artistici differenti non soltanto come linguaggi ma anche come generazioni.

Questa edizione del Festival, infatti, vede rappresentate tutte le tecniche tradizionali del Teatro di Figura italiano e non solo: i
burattini, le marionette, i pupi siciliani e le guarattelle napoletane.
Contemporaneamente hanno nel programma una rappresentanza d’eccellenza anche il
teatro d’ombre, il teatro degli oggetti, il teatro su nero, e in generale il panorama più contemporaneo di questo mondo teatrale.

Il confronto tra questi linguaggi, però, non si svolge in una dinamica oppositiva tra nuovo e antico, tra sperimentale e tradizionale, bensì interseca questi elementi mettendo in dialogo generazioni differenti. E così, una tecnica come quella dei burattini tradizionali passa ora dalle mani di una famiglia storica come quella del Gran Teatro Burattini Niemen a quelle del giovanissimo Valerio Saccà, nuovo rappresentante della maschera lombarda del Meneghino; fino all’esperienza della burattinaia spagnola Paz Tatay, che aprirà il confronto a una tradizione europea del teatro di figura.
Il linguaggio delle ombre si propone ora nella storica veste del Teatro Gioco Vita, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, ora in quella della più contemporanea ed emergente compagnia Unterwasser.

Anche le tematiche risultano trasversali: la guerra, la brutalità della guerra, abiterà la scena degli oggetti “ready-made” dell’israeliano Ariel Doron così come la baracca del burattinaio parmigiano Patrizio Dall’Argine.
Infine, il tentativo di “includere” nel più ampio senso possibile, toccherà i temi più delicati della disabilità con il progetto internazionale
Sixth Sense Theatre, ma si concretizzerà anche in un pensiero più ampio e radicale e nel tentativo di aprire gli spazi più o meno teatrali a un vero e proprio tout public, capace di accogliere generazioni di spettatori differenti, senza separazioni nette tra target ed etichette. Un teatro di tutti e per tutti, questa è la nostra idea di amore per questo Festival. 

Mappa
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Quando
Fino al 28 Mag 2023
Dove
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Torna a Ravenna, Gambettola, Longiano e Gatteo il Festival internazionale dei Burattini e delle Figure "Arrivano dal Mare!". La 48esima edizione propone spettacoli, incontri, mostre e masterclass internazionali.
Il sottotitolo di quest'anno,
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, cita il poeta americano Raymond Carver e porta l'attenzione sulle tematiche che sempre più diventano urgenze del nostro presente: l'inclusività e l'accessibilità, la necessità di elaborare collettivamente uno stile di vita sostenibile e una convivenza pacifica.
E
tenta di farlo tramite un programma tra i più ricchi ed eterogenei, capace di mettere in relazione mondi artistici differenti non soltanto come linguaggi ma anche come generazioni.

Questa edizione del Festival, infatti, vede rappresentate tutte le tecniche tradizionali del Teatro di Figura italiano e non solo: i
burattini, le marionette, i pupi siciliani e le guarattelle napoletane.
Contemporaneamente hanno nel programma una rappresentanza d’eccellenza anche il
teatro d’ombre, il teatro degli oggetti, il teatro su nero, e in generale il panorama più contemporaneo di questo mondo teatrale.

Il confronto tra questi linguaggi, però, non si svolge in una dinamica oppositiva tra nuovo e antico, tra sperimentale e tradizionale, bensì interseca questi elementi mettendo in dialogo generazioni differenti. E così, una tecnica come quella dei burattini tradizionali passa ora dalle mani di una famiglia storica come quella del Gran Teatro Burattini Niemen a quelle del giovanissimo Valerio Saccà, nuovo rappresentante della maschera lombarda del Meneghino; fino all’esperienza della burattinaia spagnola Paz Tatay, che aprirà il confronto a una tradizione europea del teatro di figura.
Il linguaggio delle ombre si propone ora nella storica veste del Teatro Gioco Vita, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, ora in quella della più contemporanea ed emergente compagnia Unterwasser.

Anche le tematiche risultano trasversali: la guerra, la brutalità della guerra, abiterà la scena degli oggetti “ready-made” dell’israeliano Ariel Doron così come la baracca del burattinaio parmigiano Patrizio Dall’Argine.
Infine, il tentativo di “includere” nel più ampio senso possibile, toccherà i temi più delicati della disabilità con il progetto internazionale
Sixth Sense Theatre, ma si concretizzerà anche in un pensiero più ampio e radicale e nel tentativo di aprire gli spazi più o meno teatrali a un vero e proprio tout public, capace di accogliere generazioni di spettatori differenti, senza separazioni nette tra target ed etichette. Un teatro di tutti e per tutti, questa è la nostra idea di amore per questo Festival. 

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